
Dichiarazione del primo intersex community event europeo (Vienna, 30-31 marzo 2017)
Traduzione in italiano a cura di Sabina Zagari. Qui la versione originale dal sito di OII Europe.
Nei giorni 30 e 31 Marzo 2017 si è tenuto a Vienna il primo evento comunitario organizzato da OII Europe. Durante l’evento 28 persone intersex provenienti da 16 paesi membri del Consiglio d’Europa, attivisti e non, si sono riuniti per condividere le loro esperienze, i vari obiettivi e le strategie per la piena implementazione dei diritti umani, del diritto all’integrità fisica, all’autodeterminazione e all’accettazione sociale delle persone intersex in Europa.
Affermiamo che le persone intersex sono reali, e che esistiamo in tutte le regioni e i tutti i paesi del mondo.
Riaffermiamo la dichiarazione di Malta e le sue richieste, formulate al 3° International Intersex Forum (2013), così come gli obiettivi formulati dal il 1° Meeting Europeo Intersex contenuti nella dichiarazione di Riga (2014).
Sottolineiamo inoltre che fino ad oggi, in più di 50 occasioni gli organi delle Nazioni Unite, unitamente a organismi regionali e nazionali per i diritti umani hanno richiamato i governi, i responsabili politici e le parti interessate a porre fine alle violazioni dei diritti umani nei confronti delle persone intersex – intraprendendo le necessarie misure legislative, amministrative e di altro tipo – per garantire il rispetto dell’integrità fisica e l’autonomia delle persone intersex e la garanzia che nessuno sia più sottoposto durante l’infanzia a procedure mediche o chirurgiche non urgenti destinate a decidere il sesso del bambino.
Garantire il diritto delle persone intersex all’integrità fisica, all’autonomia fisica e all’autodeterminazione deve essere una priorità in tutte le azioni intraprese. Le persone intersex devono essere sostenute in modo da poter essere gli autori dei cambiamenti sociali, politici e legislativi che li riguardano.
Chiediamo quindi ai governi di:
Riconoscere le persone intersex come una comunità che ha specifiche, vitali esigenze e che i loro diritti umani hanno bisogno di protezione.
A questo scopo i governi dovrebbero intraprendere azioni decisive per:
- Creare protezioni legislative che vietino interventi medici su bambini con variazioni delle caratteristiche sessuali, per motivi sociali, psicologici, culturali o cosmetici. Il divieto alle mutilazioni genitali intersex che si svolgono all’interno delle strutture ospedaliere. Questo potrebbe includere misure legislative che penalizzino i professionisti della medicina che attuano o assistono alle mutilazioni genitali intersex (IGM)
- Assicurarsi che nessun trattamento che possa essere rimandato sia eseguito da medici o altri professionisti allo scopo di modificare le caratteristiche sessuali fino a quando la persona non sia in grado di fornire il pieno e libero consenso informato. Trattamenti medici e psicologici eseguiti senza il libero, personale e pieno consenso informato della persona intersex, eccetto procedure salva-vita, dovrebbero essere resi illegali. Il consenso informato richiede che si debba essere informati delle diverse opzioni, includendo ma non limitandosi a informazioni su base medica, sociologica, e dei diritti umani. Il consulto con gruppi di pari (counseling) dovrebbe essere obbligatoriamente incluso nel processo decisionale.
- Assicurarsi che le persone intersex siano protette dalla discriminazione. A questo scopo i governi dovrebbero creare leggi contro la discriminazione e i crimini d’odio basati sulle caratteristiche sessuali. Se aggiungere una nuova specifica alle leggi esistenti non fosse possibile, le ‘caratteristiche sessuali’ dovrebbero essere esplicitamente incluse nella categoria “crimini d’odio motivati dal genere”.Le persone intersex devono poter usufruire degli stessi diritti e della stessa protezione data a tutti i cittadini.
- Fornire risarcimenti alle persone intersex che hanno subito trattamenti medici non necessari o degradanti.
Nel campo dell’istruzione chiediamo ai governi, alle università e alle scuole di intervenire per:
- Includere le realtà intersex come una parte obbligatoria nei programmi scolastici, in particolare in biologia e in educazione sessuale.
- Informare gli operatori che svolgono un ruolo nella vita delle persone intersex, inclusi futuri medici, chirurghi, ostetriche, infermieri, assistenti sanitari e personale amministrativo, che esistono persone con variazioni delle caratteristiche sessuali e realtà intersex. Tutta la formazione dovrebbe essere fornita in prospettiva de-patologizzante e rispettosa dei diritti umani.
- Creare per le scuole norme anti bullismo che siano inclusive per l’intersex. Le scuole dovrebbero tener conto che le attività riservate ad uno specifico genere potrebbero essere difficili ed esclusive per alcuni giovani intersex.
In campo sanitario chiediamo ai governi, alle associazioni mediche, alle assicurazioni sanitarie e ad altri organi o commissioni decisionali che lavorano in campo sanitario di:
- Garantire alle persone intersex il pieno accesso ai propri dati medici.
- Educare tutti gli operatori sanitari e fornitori di servizi ad avere un comportamento rispettoso verso le persone intersex e a garantire la loro privacy.
- Garantire la copertura di tutti i bisogni sanitari delle persone intersex, inclusi quelli che sono stati creati da precedenti interventi medici e psicologici.
Riguardo al sostegno alle persone intersex e alle loro famiglie chiediamo ai governi di:
- Assicurare la piena e facile disponibilità per genitori, famiglie, bambini e adulti intersex di una consulenza tra pari che approcci le questioni intersex in modo de-patologizzante e affermi i diritti umani, guidata da adulti intersex.
- Garantire la piena e facile disponibilità per genitori, famiglie, bambini e adulti intersex di servizi di consulenza professionale, che approccino le questioni intersex in modo de-patologizzante e rispettoso dei diritti umani.
Nel settore della comunicazione chiediamo a tutti i professionisti che operano nel settore, così come ai comitati etici di:
- Aumentare le rappresentazioni positive in tutti i campi della comunicazione, sia che siano film, trasmissioni televisive, libri, articoli, riviste etc.
- Discutere le questioni intersex senza faziosità e senza riprodurre pregiudizi, stereotipi o presupposti.
- Assicurarsi che persone con variazioni delle caratteristiche sessuali o questioni intersex non vengano ‘esoticizzati’ o etichettati come ‘diversi’ in alcun modo. Le commissioni etiche dovrebbero prendere provvedimenti per garantire che le persone intersex non vengano discriminate sui media e che i loro diritti umani vengano rispettati.
Riguardo al genere sui documenti e alle strutture e servizi esclusivi e riservati a un genere specifico, chiediamo ai governi di:
- Creare un processo amministrativo semplice per facilitare il cambiamento di genere sui documenti sulle basi dell’autodeterminazione e dell’autocertificazione. Un identificativo neutro dovrebbe essere reso disponibile.
- Rendere disponibili per tutte le persone, strutture e servizi non esclusivi solo per l’uno o l’altro genere (es: bagni pubblici).
- Non permettere che istituzioni scolastiche e aziende richiedano un abbigliamento specifico in base al genere. Dal momento che sesso e genere sono due aspetti distinti di una persona, il binarismo sessuale è dannoso, soprattutto per le persone intersessuali.
Gli alleati dovrebbero essere consapevoli che:
- Non devono strumentalizzare la realtà intersex per i loro scopi.
- Gli attivisti intersex hanno bisogno del loro sostegno.
- Non dovrebbero in nessuna circostanza ‘esoticizzare’ le persone intersex, usare le persone intersex in modo strumentale o appropriarsi della questione intersex o dei fondi a loro riservati.
- Devono evitare un linguaggio escludente o patoligizzante.
- Devono essere creati spazi sicuri per le persone intersex.
- Devono conoscere le questioni intersex dalle persone intersex, senza forzarli a dare il loro contributo finché non siano loro stessi a volerlo dare. Prendete contatto con le organizzazioni intersex locali o nazionali e i servizi che forniscono.
- Devono promuovere i diritti intersex come diritti umani.
- L’alleanza si manifesta con i fatti, non con l’identificazione. Identificarsi come un alleato non è abbastanza per esserlo, bisogna comportarsi come tale.
Nothing About us WIthout Us!
Niente su di noi – senza di noi!
OII Europe
Bilitis
Intersex Belgium
Intersex Iceland
Intersex Russia
Intersex Scandinavia
NNID
OII Germany
OII-Italia
OII Netherlands
TRIQ Inter*-Projekt
X-Y Spectrum
VIMÖ
– – – – –
Kitty Anderson
Claudia Balsamo
Sandrao Beinert
Mael le Braz
Alessandro Comeni
Betsy Driver
Dan Christian Ghattas
Kris Gunther
Miriam Van der Have
Tobias Hümer
Magdalena Klein
Michelle Konzack
Ins Kromminga
Anja Libertino
Pol Naidenov
Valerie Peer
Luan Pertl
Tinou Ponzer
Kristian Ranđelović
Noah Rieser
Del LaGrace Volcano
Sabina Zagari
This statement is endorsed and supported by
HOSI Salzburg
ILGA – International lesbian, gay, bisexual, trans and intersex association
Intersex Danmark
Malta LGBTIQ Rights Movement
Paul Haller
Willi Hejda
Aurora Kellermann
Andrea Nachtigall
Gabriele Rothuber
Inge Toft Thapprakhon (Spokesperson Intersex Danmark)
Stephanie Stine Toft (Chairperson Intersex Danmark)
Invitiamo tutte le organizzazioni intersex, le persone intersex, gli alleati a firmare la dichiarazione di Vienna.
Se desideri inserire il tuo nome o il nome della tua organizzazione alla lista, invia una email a community@oiieurope.org