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international intersex forum 2017

4º Forum Intersex Internazionale – Comunicato Stampa

Traduzione in italiano a cura di Alessandro Comeni. Clicca qui per la versione originale inglese del comunicato stampa. 

Comunicato Stampa

Tra il 20 e il 23 aprile 2017, si è tenuto ad Amsterdam, Olanda, il Quarto International Intersex Forum. Ad oggi il più grande forum mondiale per i diritti umani intersex, ha visto una partecipazione di 40 rappresentanti delle organizzazioni intersex e di attivisti indipendenti da tutte le regioni del mondo: Africa, Asia, Europa, paesi post-sovietici, America Latina e Caraibi, Nord America e Oceania. La profondità e l’ampiezza della diversità e la rappresentanza intersex globale al forum sono state rivoluzionarie.

Durante i quattro giorni di evento, la comunità internazionale ha condiviso informazioni sulla situazione delle persone intersex in diversi paesi e ha evidenziato una diffusa e orribile violazione dei diritti umani che persistono ancora in tutto il mondo. Questi includono, ma non sono limitati a, infanticidi, mutilazioni genitali delle persone intersex e altre pratiche mediche dannose, mancanza di appropriata e consensuale assistenza sanitaria, nonché discriminazione nell’accesso all’istruzione, all’occupazione e altri servizi. Mentre i temi intersex sono diventati più visibili e riconosciuti dal terzo International Intersex Forum del 2013, lo stigma, la paura, la vergogna e il tabù purtroppo ancora prevalgono.

Incontrarsi l’un l’altro serve non solo a scambiare informazioni sulle sfide e gli sviluppi nelle varie regioni del mondo, ma anche a rafforzare gli attivisti intersex nella loro lotta per i diritti umani delle persone intersex. “Provo un’immensa gratitudine a essere qui! Questi eventi mi fanno crescere e mi danno la forza, l’energia e la chiarezza per continuare il mio lavoro”, sottolinea Mani Bruce Mitchell, direttore esecutivo di ITANZ in Nuova Zelanda. “Apprendere gli uni dagli altri è stata un’esperienza estremamente positiva e potente”, rimarca Dan Christian Ghattas, co-presidente di OII Europe, “questo forum ha chiaramente definito il percorso per sviluppare e rafforzare il movimento intersex su un piano globale, continentale e a livello delle singole nazioni”.

Il quarto forum internazionale ha espresso un forte consenso che ha riaffermato le richieste espresse nella dichiarazione del terzo International Intersex Forum di Malta del 2013 e ha enfatizzato l’unità del movimento intersex come un movimento mondiale collaborativo, riconoscendo altresì ulteriori ostacoli specifici che le persone intersex devono affrontare in alcune regioni del mondo.

“Abbiamo accolto con piacere l’opportunità di apprendere dalla comunità intersex globale, di far sentire le nostre voci e sviluppare strumenti per continuare il nostro lavoro per le persone intersex nei nostri paesi”, afferma Laura Inter, fondatrice di Brújula Intersexual in Messico. Irene, co-fondatrice di Intersex Russia e membro di interACT Youth, afferma: “Siamo molto felici di poter discutere di importanti differenze regionali e di avere la possibilità di imparare da altri attivisti di tutto il mondo.” E Tebogo Makwati, da D’Gayle Northern Cape in Sudafrica, aggiunge, “La comunità globale intersex esce chiaramente rafforzata da questo eccezionale evento e siamo orgogliosi di aver aggiunto la nostra esperienza e le nostre competenze alla conversazione. Certamente non vediamo l’ora di sostenere e essere sostenuti dalla comunità intersex internazionale nel lavorare insieme per porre fine alle violazioni dei diritti umani sulle persone intersex in Africa e in tutto il mondo”.

Hiker Chiu, fondatore di OII Chinese e Intersex Asia, concorda: “Come giovane movimento emergente in Asia, siamo orgogliosi di avere sei attivisti intersex da diversi paesi del nostro continente in questo forum. Questa partecipazione rappresenta per noi l’opportunità di conoscere le diverse situazioni in Asia e in altri paesi e ci aiuta inoltre a identificare e riconoscere le questioni specifiche dell’Asia, cosa che è estremamente importante per noi nel movimento intersex globale”.

Morgan Carpenter, Co-Direttore esecutivo di OII Australia, evidenzia: “Le dichiarazioni regionali, come la nuova dichiarazione di Darlington dei sostenitori australiani e neozelandesi o la dichiarazione di Vienna in Europa, traducono le dichiarazioni globali nel nostro contesto locale. Speriamo che anche le persone in altre regioni possano incontrarsi nei prossimi mesi e anni e sviluppare concreti programmi di azione”.

I partecipanti hanno parlato di pressanti problemi mondiali, tra i quali una grave mancanza di necessaria assistenza medica consensuale: “Bisogna porre termine all’imposizione di una anatomia sulle persone con variazioni di caratteristiche sessuali. Ci viene assegnato un sesso alla nascita e gli interventi chirurgici e ormonali mirano a definire questo sesso, senza tenere conto della nostra identità di genere. Per molte persone intersex, incluse ma non limitate a quelle che come me hanno variazioni cromosomiche, ciò significa scegliere tra nessun trattamento o un trattamento contrario alla propria identità di genere”, spiega Stephanie Stine Toft, presidente di Intersex Denmark.

Il movimento internazionale per i diritti umani delle persone intersex riconosce e celebra il sostegno e il lavoro del sistema internazionale dei diritti umani, tra cui le raccomandazioni della Commissione Interamericana per i diritti umani (IACHR), il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa (CHRCoE) e dei Treaty Bodies delle Nazioni Unite che, a oggi, hanno emesso più di 50 dichiarazioni e osservazioni conclusive che condannano gli abusi tra cui la sterilizzazione forzata, la chirurgia genitale irreversibile e altre pratiche mediche dannose.

Holly Greenberry, Direttrice di Intersex UK, afferma: “Alla luce delle crescenti testimonianze e delle condanne dell’ONU agli Stati membri, è diventato essenziale in Europa e in tutte le altre regioni globali che i governi accolgano la responsabilità dei trattati firmati dell’ONU e dei requisiti associati. I governi devono collaborare con le organizzazioni per i diritti umani delle persone Intersex, con le commissioni e i consulenti per i diritti umani per rimediare alle pratiche condannate”.

Al fine di garantire la crescita e la sostenibilità del movimento intersex globale, il nostro obiettivo si focalizza anche sulla necessità di sostenere i giovani intersex e di creare spazi per i giovani con variazioni delle caratteristiche sessuali. “I giovani intersex di tutte le regioni hanno bisogno di uno spazio per riunirsi e condividere le loro realtà, sviluppare le loro capacità per costruire la prossima generazione di leader intersex”, sottolinea Kitty Anderson di Intersex Iceland. E Kimberly Zieselman di interACT: Advocates for Intersex Youth negli Stati Uniti aggiunge: “Iniziamo a vedere l’impatto reale di un maggior numero di giovani voci intersex qui negli Stati Uniti. L’ampliamento della portata internazionale è possibile solo con un aumento dei finanziamenti per la creazione di capacità collaborative in tutto il mondo”.

In futuro, il movimento globale per i diritti umani intersex lavorerà per aumentare ulteriormente la rappresentanza regionale. Il quinto International Intersex Forum è pertanto previsto in una regione del Sud del Mondo.

Complessivamente, i partecipanti da tutto il mondo hanno esteso un urgente invito a maggiori investimenti economici strategici per un maggiore sviluppo della capacità di cui il lavoro per i diritti umani intersex che si verifica in ogni regione del mondo ha disperatamente bisogno. Miriam van der Have, direttore esecutivo di NNID e consigliere esecutivo per il Segretariato intersex di ILGA, ha sottolineato l’importanza di una discussione con le organizzazioni donatrici “Uno dei risultati più importanti del quarto International Intersex Forum è che un finanziamento migliore per il movimento intersex è necessario e possibile”.

Alessandro Comeni, co-fondatore di OII-Italia ha dichiarato che “eventi come questo forum sono fondamentali per la nostra comunità per migliorare il nostro lavoro locale e l’attivismo internazionale. Dal primo forum internazionale Intersex nel 2011, il nostro movimento è cresciuto molto, ed è emozionante vedere una rappresentazione internazionale più grande qui a Amsterdam. Sono estremamente grato per il formidabile sostegno dei finanziatori che hanno reso possibile questo forum, ma dobbiamo anche sottolineare che i fondi disponibili hanno consentito solo una partecipazione limitata, mentre gli attivisti intersex che avrebbero voluto partecipare al forum erano oltre 100. Il movimento intersex ha bisogno di risorse finanziarie per formarsi e crescere”.

Il 4° International Intersex Forum ringrazia tutti coloro che hanno reso questo forum un successo, tra cui la Astraea Lesbian Foundation for Justice Intersex Human Rights Fund, COC Netherlands, Mama Cash, Open Society Foundations, Netherlands Netwerk Intersekese/ DSD (NNID) e International Lesbian Gay Bisexual Trans and Intersex Organisation (ILGA).

 

CLICCA QUI PER LA VERSIONE PDF DEL COMUNICATO STAMPA

aprile 29, 2017 by Alessandro Comeni Leave a Comment

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